Close
Una raffinata eleganza, elaborata sapientemente nel corso dei secoli, caratterizza tutto il centro storico della Città. Antiche vestigia, infatti, concorrono a rendere suggestivi gli spazi già riccamente adornati da elementi barocchi, che sembrano sfilare dinanzi agli occhi meravigliati dei numerosi visitatori.
Così la città è descritta dal Cav. Dott. Cosimo De Giorgi:
“Qui difatto la cortesia è tradizionale, vivace l’intelletto, pronto l’ingegno ed il braccio, il cuore espansivo e leale. Se Lecce è la Firenze delle puglie, Gallipoli è la Siena della Japigia.
Il gallipolino è un popolo che ama il lavoro e i divertimenti, la musica e la letteratura, le feste religiose e il carnevale; facilmente si esalta e si accascia; è più artista e industrioso che commerciante; è buon pescatore, marinaio e bottajo; ama la famiglia, adora la sua patria!”
Siamo nel cuore della terra del rimorso, area elettiva del tarantismo, cioè di un fenomeno storico-religioso nato nel Medioevo e protrattosi nel tempo. Qui, infatti, durante la festa di SS. Pietro e Paolo, affluivano i tarantati dai vari paesi del Salento alla Cappella di San Paolo per ringraziare il santo della guarigione o per implorarla. Un viaggio in una società in cui l’aspetto mistico e religioso, fondendosi, hanno pervaso di suggestione la cultura popolare locale sin dai tempi remoti.
